sabato 20 dicembre 2014

Il percorso del cavolfiore

Il blog del corso Storia delle Cose quest'anno si occupa del cibo, in vista dell'Expo 2015 che tratterà proprio questo tema, in particolare di una cosa DA mangiare (Cavolfiore) e una PER mangiare (Pelapatate).

Il Cavolfiore è stato rilevante in questo blog, ed è stato curioso esplorare i vari campi in cui esso è trattato. Non ha una gran fama, come potrebbe essere per la mela o per le patate, infatti non ci sono informazioni storiche su di esso a parte il mito che fu grazie a Luigi XIV se di diffuse in Europa. Infatti alcuni dei Paesi Europei sono tra i maggiori produttori mondiali di cavolfiori. 

In letteratura è particolarmente presente nei libri per bambini perché di solito non vogliono mangiarlo a causa dello spiacevole odore che emana quando cotto, e lo scopo di queste storie sarebbe proprio quello di istruire a mangiarlo. E’ presente in musica, sopratutto americana, e anche in alcuni quadri o fotografie

Ha importanti principi nutrizionali, come l’alta quantità di acqua, vitamina C e ferro. Inoltre è utile contro cancro e eccessi di iodio, e per le diete non costituisce un problema dato il basso contenuto calorico, sopratutto crudo.La parte commestibile è ovviamente quella bianca, che normalmente viene separata dalle foglie al momento della cucina. Se si compra il cavolfiore surgelato invece a monte avviene proprio un procedimento industriale di detorsolatura prima del confezionamento.

Ci sono molte ricette per mangiarlo ma quella che a mio parere è la migliore poiché facile, veloce e gustosa è il cavolfiore al forno con besciamella e pepe. E’ importante ricordare tuttavia che il cavolfiore cotto perde parte delle proprietà benevole che ha da crudo, come per esempio la quantità di oligoelementi, e lascia inoltre un cattivo odore a cui però c’è rimedio mettendo, nell’acqua di cottura, della mollica di pane imbevuta di aceto. 

Posso dire che è stata un'esplorazione interessante e divertente. Ho imparato a guardare le cose con occhi alternativi, a guardare cosa c’è dietro, e ho imparato a non dare nulla per scontato, nemmeno un semplice e comune cavolfiore! Anch’esso può essere fonte di creatività e divertimento. 
Insomma è stata un’esperienza piacevole..ovviamente odore a parte! 

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